
Ristorante
Ottobre 17, 2019Nel mondo antico la posizione di Roma come capitale ha contribuito notevolmente alla diffusione della sua cucina. L’estensione dell’Impero romano significava che gli antichi potevano procurarsi ingredienti come il grano dalla Gran Bretagna, vino e olive dal Nord Africa e persino spezie dalla via della seta cinese.
Durante il Medioevo fino al Rinascimento, Roma attirò alcuni dei più grandi chef d’Europa che si stabilirono alla corte papale in Vaticano. Questi brevi cenni storici servono a far intendere che i piatti tipici romani come li conosciamo oggi sono prodotti di una storia non recente. Fino agli anni ’70, il quartiere romano di Testaccio ad esempio ospitava il più grande macello d’Europa. I suoi dipendenti, portando a casa tagli e altri pezzi che non sarebbero andati in vendita a costi alti, hanno creato i piatti tipici romani ricchi di carne della zona e, in seguito, della città. In tal senso lo chef del locale Osteria da Luciano conosce tutti i trucchi per preparare svariati piatti elaborati ma anche quelli decisamente più semplici. I carciofi ad esempio sono una forma d’arte in questa parte d’Italia e che lo chef del suddetto locale serve in due modi: alla romana o alla giudia. Questi ultimi sono molto semplici e facili da preparare; infatti, conditi con sale e pepe, vengono poi immersi in una profonda teglia con olio e fritti fino a quando non diventano croccanti, assomigliando a patatine ben cotte sia nel gusto che nell’aspetto.